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Mongolia

Nel Gobi, molto a sud dalla caotica Ulan Bator l'unico rumore è il silenzio, è attenuato solto da qualche motocicletta di passaggio o dal belare dei greggi di capre che brucano un'erba cresciuta con fatica. In questa regione difficile gli inverni sempre più rigidi stanno sterminando gli animali e costringono anno dopo anno i nomadi a lasciare queste terre per la meno ostile e più favorevole capitale. Ulan Bator negli ultimi due decenni ha visto aumentare sempre più la sua popolazione con grossi problemi di inquinamento e di integrazione. E' da queste zone remote che viene prodotto gran parte del cashmere mongolo, la morbida peluria con la quale le capre si riparano dai gelidi venti invernali è alla base di un ricco mercato che vede però i pastori sempre più penalizzati economicamente. 

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