L’Islanda è una terra che non smette mai di stupire con i suoi paesaggi selvaggi e incontaminati. Tra vulcani, ghiacciai e cascate maestose, ogni angolo offre uno spettacolo naturale che lascia senza fiato. Tuttavia, in un mondo dove la fotografia di paesaggio è spesso dominata da filtri, lunghe esposizioni e scenari “perfetti” costruiti a tavolino, questo workshop vuole essere qualcosa di diverso.
Non ho nulla contro l’effetto scenico di certe immagini, anzi alcune sono davvero coinvolgenti, ma credo che la fotografia debba esprimere prima di tutto la personalità del fotografo. Per come la vedo io, spesso quando mettiamo il cavalletto e montiamo il filtro ND, stiamo imponendo uno stile predeterminato al paesaggio, come se volessimo "costruire" l’immagine.

Credo fermamente che la fotografia non debba essere un tentativo di forzare un luogo ad adattarsi a una nostra visione già prestabilita, ma piuttosto dovrebbe essere una danza tra noi e il paesaggio, una reazione spontanea alla sua essenza. Imponendo il nostro stile al luogo, rischiamo di soffocare la vera bellezza che il paesaggio ha da offrirci. La fotografia, per come la concepisco, è un atto di ascolto, non di imposizione. Credo che i social contriuiscano a questa ricerca di estetica fine a se stessa, il risultato è quello di andare in un determinato luogo a scattare quella foto, l'ho già in mente, farò quella e non ne vedrò altre, mi porterò a casa una foto bella, ma che hanno tutti, ci si deve uniformare. Certo si può essere contenti, ma credo che la fotografia debba e può essere di più.

In questo workshop, non imposteremo il nostro stile al paesaggio, ma ci lasceremo guidare da esso. Non vogliamo "creare" l’immagine, vogliamo "ascoltarla". Ci concentreremo su come ogni elemento che ci circonda può ispirare un'interpretazione unica e personale, senza preconcetti. Ogni luogo, ogni scenario ci parla, e il nostro obiettivo sarà quello di rispondere, di cogliere la sua essenza senza cercare di dominarla.
Per me i luoghi si racconto anche attraverso storie, e un momento straordinario che renderà questo viaggio unico è il rettir, il grande raduno delle pecore. Ogni settembre, in Islanda, le comunità si uniscono per riportare le pecore dai pascoli estivi. Questo evento non è solo una tradizione agricola, ma un vero e proprio incontro sociale, che coinvolge famiglie di tutte le età. Ogni gesto, ogni sorriso, ogni movimento racconta una storia di legame con la terra. Fotografare questo momento non sarà solo una questione di composizione, ma di entrare in sintonia con le persone e con la loro cultura.


La nostra avventura inizierà nella capitale, Reykjavik. La città è un luogo che merita una visita per le sue architetture moderne e la sua atmosfera vivace. Reykjavik, con i suoi edifici dalle forme sorprendenti e il suo mix di tradizione e innovazione, ci offrirà uno spunto perfetto per un'introduzione fotografica alla cultura islandese. E sarà anche il momento ideale per fare un respiro profondo prima di immergerci nella natura selvaggia.

Poi ci sposteremo verso la penisola di Snæfellsnes, che raccoglie in un solo luogo una varietà incredibile di paesaggi. Da qui continueremo il nostro viaggio verso sud, dove troveremo cascate, spiagge laviche e ghiacciai che si gettano nell’oceano. Ogni angolo dell'Islanda è un'opportunità per un’interpretazione unica del paesaggio, una reinterpretazione che non dipende da tecniche prestabilite, ma dalla connessione che riusciremo a stabilire con ciò che ci circonda.

La maggior parte delle nostre sistemazioni sarà in ville tranquille, dove avremo il tempo di immergerci completamente nel processo di editing. Immersi nel paesaggio islandese, questo sarà un momento perfetto per concentrarsi sull’aspetto creativo e artistico del nostro lavoro.
L'intento di questo viaggio fotografico risiede nell'esperienza di vivere l'Islanda nella sua forma più pura, senza imposizioni e senza cercare di creare qualcosa di "perfetto". Fotografare un luogo non è solo un esercizio tecnico, ma un incontro profondo con la sua cultura, le sue tradizioni e la sua gente. Un viaggio dove, attraverso la fotografia, cercheremo di ascoltare e raccontare l'anima di questa terra straordinaria.
2-9 settembre 2025

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